L’avvocato come lo abbiamo sempre immaginato, e (forse) conosciuto, non è più quello che risiede nell’immaginario collettivo. In parte perché il mondo è cambiato di suo, imponendo nuovi ruoli e nuove competenze, in parte perché, quella del giurista, è una professione che mal si addice alla sedentarietà. La legge viene fatta dagli uomini per regolare le loro esigenze sociali e, cambiando l’uomo, cambiano le esigenze e le norme che ne regolano la convivenza.

In particolar modo il giurista, come ogni altro professionista che si rispetti, viene chiamato a fare una scelta, ossia quella della specializzazione, del campo di attività preferenziale, del mondo in cui ci si muove meglio. Il nostro rimane quello dell’impresa, degli imprenditori e dello sviluppo di business, per questo amiamo la definizione di “Avvocati d’Azienda” o, come piace molto in questi anni: “Business Lawyer”.

Ma nonostante le definizioni aggiornate, gli scopi delle nostre professionalità rimangono sempre e comunque identici:

• migliorare la cooperazione all’interno dell’azienda
• prevenire le occasioni di conflitto
• creare accordi efficaci e proficui
• essere in grado di trasformare una crisi in un’opportunità trovando quelle che sono le aperture favorevoli per un risultato vantaggioso per il nostro cliente.